Se cercate un libro da iniziare e finire durante viaggio in treno, se siete in vacanza e non volete isolarvi troppo dai vostri compagni di viaggio, ma non riuscite a rinunciare a una lettura di qualità, ottima per scrittura, intrigante per contenuto, certa in quanto a nome dell’autore, I racconti di Nenè di Andrea Camilleri è quello che fa per voi. Nelle poche ore che vi occorreranno per leggerlo, avrete un’illustre compagno di viaggio che vi racconterà gli anni della sua infanzia, vi farà conoscere sua nonna, vi parlerà della sua formazione artistico letteraria e svelerà gli aneddoti legati ai suoi romanzi di esordio, presentandovi perfino i suoi compagni di scuola elementare, divenuti poi i suoi amici di una vita: “quanto imparai in quegli anni di scuola elementare. Prima di tutto un repertorio di parolacce che mi sono portato dietro e che tornano frequentemente nei miei romanzi…”
Con lo stile ironico e scanzonato che lo contraddistingue, Camilleri firma questa serie di racconti che definirei telegrafici piuttosto che brevi. Le incursioni nella memoria dello scrittore, sono infatti fulminee. In modo chirurgico, e con la sintesi in dono solo alle più grandi penne, riesce a descrivere istantanee della sua vita in modo colorito, pieno di umanità e abile grandezza descrittiva.
Le sorprese che ci riserva questa lettura sono numerose. La conoscenza di Luigi Pirandello, l’amicizia con Leonardo Sciascia e Silvio d’Amico, che fu suo insegnante all’omonima Accademia Nazionale di Arte Drammatica di Roma, dove Camilleri studiò regia e dove, negli anni della maturità, insegnò a gran parte dei giovani registi attuali di gran fama. L’incontro “a distanza” con Samuel Beckett, una lunga chiacchierata con Angelica Balabanoff, la memorabile notte trascorsa conoscendo Jean Genet. Esilarante è poi il racconto della sua insospettabile prima (e unica) prova di attore, coinvolgente è la memoria dei difficili anni politici in Sicilia con le prime stragi locali, goliardico il ricordo della gioventù trascorsa a Roma negli anni 50. Tutto condito da quello stile sardonico che ti fa immedesimare nelle debolezze narrate e sorridere della semplicità e sagace umiltà con cui Camilleri le porge al lettore.
Questi flashback sono delle piccole gemme e leggerli lascia la sensazione di diventare amici di Camilleri, di entrare nel suo mondo, di comprendere l’uomo e lo scrittore non ancora affermato, con tutte le sue esitazioni e insicurezze: “durante il viaggio di ritorno mi capitò di rileggere la mia commedia e mi parve così orrenda, così scopiazzata da Sartre, che aprii il finestrino e la buttai fuori”. Chissà il fortunato che la trovò, se ve ne fu uno!
È una lettura molto più che piacevole, è una delizia per il cuore e per la mente. Grande è anche il merito di condurci con lievità, attraverso la storia siciliana e italiana, spaziando dallo sbarco degli alleati americani agli scenari di mafia, al separatismo.
Insomma, I racconti di Nenè, scoprirete leggendo chi è Nenè se non lo avete già capito, vi guidano in un luogo magico durante tutta la lettura, sempre scorrevole e chiara.
Andrea Camilleri, è uno scrittore unico che sa lasciare il segno con una leggerezza ineguagliabile qualsiasi cosa scriva o racconti. Ho avuto il piacere e la fortuna di ascoltare un suo discorso all’Auditorium di Roma proprio al Festival del libro, e intorno a sé aleggiava un’aura di forza, ma anche delicatezza e fascino allo stesso tempo, che avvolge in sua presenza chiunque lo ascolti.
Questo carisma lo si trova tale e quale nella sua bibliografia cosicché, ogni volta che vorremo farci rapire, basterà aprire uno dei suoi libri e lasciarsi accompagnare dalle sue parole.
Io vi consiglio di “ascoltare” I racconti di Nenè.
titolo: I RACCONTI DI NENE’, autore: ANDREA CAMILLERI, editore: FELTRINELLI ECONOMICA UNIVERSALE, pagg. 133, prezzo: 6,80€, acquistabile sul sito Feltrinelli <—-link in affiliazione.
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